LIFESTYLE

Vivere minimal: qualche consiglio

Ciò che fai è diverso da ciò che davvero vuoi fare

Un ambiente caotico è un posto che ci si riversa dentro. Troppe parole e troppe chiacchiere senza un capo non danno spazio di vivere nell’attenzione delle proprie piccole azioni. Ascoltarsi è fondamentale ma che ne è quando i nostri pensieri sono coperti dal suono di mille campane? Frastornati da una sensazione di vacillamento ricco di quelle sfumature di ebrezza che incollano l’esistenza alla sopravvivenza riempiendola di rincorse e grida. La cura di questa dispotica situazione l’ho voluta associare al minimalismo.

Non è necessario avere tutto e fare tutto

La frenesia di essere considerati glamour e “fichi” comporta il compulso di avere, fare e comprare. Mangiare in tutti i ristoranti, avere tutti i colori di quelle scarpe, possedere e vantare. Chi non cade in questo tranello consumista del mondo occidentale? L’insegnamento del minimalismo sta nell’essenza di non avere tutto ma senza rinunce, perché non c’è mancanza di ciò che non serve davvero. La consapevolezza delle proprie necessità è il succoso frutto del lavoro che ogni piccolo essere vivente fa con sé stesso ogni giorno.

Come inserire il minimal nel quotidiano?

🥗Prima cosa: la salute. La nostra salute arriva da quello che mangiamo e quello che mangiamo dipenda solo da noi. Prendiamo una decisione sulla nostra salute tutti i giorni. Mangiare cose semplici, cucinate a casa preferendoli ai prodotti già confezionati o ai panini al volo, richiede un piccolo impegno ma anche le tasche ringraziano. Prediligere prodotti freschi, acquistati direttamente dal produttore o in negozi piccoli;

🏡La casa: le spese fisse non si possono ridurre ma si può fare più attenzione alla luce e al riscaldamento. In questi tempi si parla molto di caro energia quindi nuovamente si risparmia ma è essenziale anche il favore che faremo all’ambiente che ci ospita;

👕I vestiti: affacciarsi al mondo second hand è, personalmente, una novità di cui scriverò presto. Recuperare, vendere e acquistare vestiti usati significa anche essere più sostenibili ed evitare sprechi inutili. Avere un guardaroba più semplice, un insieme di capi che ci fanno stare bene e che ci mettono a nostro agio;

🛀I prodotti per la casa e per la persona: preferire contenitori in cartone a quelli in plastica o ai refill quando possibile. Usare il sapone solido alternandolo o sostituendolo al bagnoschiuma in contenitori di plastica, non sprecare i prodotti inutilmente e comprare meno cose usa e getta, come i dischetti leva trucco.  Evitare la dispensa da pandemia: non c’è bisogno di comprare grandi scorte di prodotti, basta fare un po’ attenzione a ciò che ci manca o sta quasi per finire e approfittare di un’offerta.

⛱️I servizi: anche i servizi di coccole costano di più e non lasciamoci intontire da chi ha possibilità economiche maggiori rispetto alle nostre. La manicure, la ceretta e i massaggi si possono concentrare in una lunga seduta ogni tanto, concedendoci un regalo in un’ occasione e procedendo a fare il resto da soli. Tra l’altro pensate a quanti soldi risparmiano gli uomini per i quali questi servizi non sono moralmente contemplati.

👨‍👨‍👧‍👦Le persone: questo punto richiede maggiore difficoltà. Vivere con meno persone significa vivere meglio quelle relazioni che ci fanno stare bene, dedicare più tempo a chi davvero amiamo. Durante il coprifuoco della pandemia, il tempo a disposizione era poco e l’impedimento di avere lunghe serate fuori ha rinchiuso il senso della selezione di relazioni meritevoli. Non è necessario avere rapporti profondi con mille persone ed è normale avere pochi amici, non è necessario raccontarsi e confidarsi con molti e non è necessario sentirsi in difetto per questo: do ut des