Toscana: falling in love with you
Tra Siena e Grosseto, un piccolo viaggio con il solo obiettivo di riposare e passare una settimana lontano da tutto. La toscana è una terra così romantica, a portata di mano per le ore che la dividono da Bologna. Eppure sembra di tornare indietro nel tempo e i colori del tramonto riflesso nei suoi borghi, avvolgono di una magia particolare questa terra.
Ricca e accogliente, offre il terreno ideale per la coltivazione della vite, tanto che molti dei vini per i quali siamo conosciuti nel mondo, portano il nome dei suoi paesi.
Il viaggio inizia qui, vi porto con me alla scoperta di qualche curiosità e vi lascio i consigli che avrei voluto leggere 😉
San Gimignano


Una sosta veloce, avrebbe sicuramente meritato un po’ di più ma le condizioni meteo erano ballerine. La città è patrimonio dell’UNESCO dal 1990. Da lontano si riconosce il suo profilo, le torri svettano dall’alto della collina dove la città è alloggiata. Un tempo erano addirittura più di 70.
Un acquazzone improvviso e poi di nuovo il sole. Una tappa “particolare” è l’assaggio alla gelateria che ha vinto il premio per miglior gelato del mondo nel 2006 e 2008
Anche per noi sfortunelli intolleranti al lattosio offrono una grande varietà di gusti fruttati.
La città offre un ben allestito museo delle torture. Si fa un salto nel florido ma tremendo medioevo. Tra prigionie letali e aggeggi di ogni tipo è consigliato solo per chi ha stomaco forte.
Montalcino

Ci troviamo in Val d’Orcia, sempre in provincia di Siena. Il castello svetta sulla cittadina e neanche a dirlo, conosciuta in tutto il mondo per il suo Brunello. I cipressi e i campi arati gli fanno da contorno proprio come in una cartolina. Il rosso di Montalcino viene fatto invecchiare per un anno ma il brunello, almeno 5 anni. Un giretto per le sue vie e poi un aperitivo alle Loggie di Piazza, accompagnato da salumi e formaggi locali. Un localino molto carino che offre una vista sorprendente e un loggione dove fermarsi anche per una cena.
Alberese



Cambiamo provincia e cambiamo ambientazione. Luci soffuse, lunga pista ciclabile e sconfinate praterie. Chiudete gli occhi e provate a immaginare. Cavalli, mandria di mucche chianine, conigli e perfino una volpe, vegetazione ricca e folta: pini, lerici e querce da sughero svezzano nel profilo ondeggiante di questa terra. Siamo in maremma, provincia di Grosseto. La spiaggia che si apre davanti è sabbia grigio bianca ricca di tronchi e rami sbiancati dal mare e dal sole con i quali vengono costruite, dai primi turisti del giorno, delle piccole capannine per ripararsi dal sole.

Camminando sempre più a sud la spiaggia è sempre meno affollata ma comunque non c’è mai una grande ressa. I posti auto sono numerati e la maggior parte della gente predilige la biciletta. Da alberese sono quasi 10 km di pista ciclabile ma ogni singola pedalata merita. Più si cammina a sud più la spiaggia si svuota e viene frequentata da naturalisti.
Piccola nota fun: alla bicicletta che ho preso in agriturismo si è rotta la catena il secondo giorno (e via a piedi gli “ultimi” 4 kilometri). Con la seconda bicicletta invece ho bucato -.-“ però, la terza non ha avuto problemi!
Castiglione della pescaia


Un salto nel punto più a nord della maremma. Un borgo marinaro arroccato che bene si divide tra centro storico e parte moderna. Una visita al catello aragonese dal quale la vista è totale. Il mare da una parte e la riserva naturale della Daccia Botrona dell’altra. Si tratta di una palude con clima sub tropicale che offre casa a numerose varietà di uccelli per lo svernamento. È ciò che resta del lago Prile. Protagonista della bonifica della maremma. Il pesino è delizioso e ideale per una pausa dal caldo.
Camminando sulla spiaggia ho anche conosciuto una ragazza molto gentile che mi ha raccontato che in quel luogo vanno a depositare le uova le tartarughe caretta caretta. Loro, come associazione TartAMARE, proteggono quel tratto di spiaggia e assistono alla schiusa per aiutare le tartarughine ad entrare in acqua 😍😍😍


Scansano
Altro borgo senza bisogno di presentazioni. Il nome lo precede ed in particolare per il suo morellino. Consigliata l’enoteca che si trova proprio all’ingresso del paesino, offre una grande professionalità nonché una enorme vastità di bottiglie di diverse annate e prezzi. Il primo stop per un bicchiere è d’obbligo qui. Per la cena, il rifrullo è il ristorante consigliato dai locali e vanta una ottima fama (forse meglio prenotare). In caso si voglia proseguire con una cena fredda, la cantina da Simone è altrettanto conosciuta e popolare.


Montepulciano

Ci spostiamo nell’ultima meta. Anche questa tappa del wine tour (del tutto casuale) che ne è uscito. Il punto ideale per visitare la Val d’Orcia o per scendere in maremma. Una meravigliosa distesa di vigneti contorna l’ingresso del paese. Nel suo tono nobile e vivo, il vino fa da padrone di questa città. La bottega del Nobile, si presta per un assaggio dei suoi prodotti. La cameriera estremamente preparata e appassionata offre una risposta al palato alla ricerca di note di piacere anche per chi non è intenditore.
Qui il nostro viaggio si conclude. Come sempre vi aspetto su Instagram, fatemi sapere se già conoscete questi locali e questi posti.
Intanto vi ricordo che qui troverete altri articoletti per varie gitarelle. Vi auguro una buona estate 🙂
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